Quando parliamo di sana alimentazione, solitamente, tendiamo a parlare solo di macronutrienti o macro-ingredienti. Ma in realtà in molte piramidi alimentari iniziano a prendere spazio anche ingredienti quali erbe aromatiche e spezie.
Se fino ad ora l’uso di queste veniva considerato per la preparazione e cottura dei cibi a scopo di esaltarne il sapore ed aumentarne l’appetibilità senza così dover ricorrere a cotture elaborate o al poco salutare abuso di sale oggi, in realtà, si sta riscoprendo il valore nutritivo di questi alimenti, tanto da essere considerati degli alimenti funzionali e talvolta anche nutraceutici.
Innanzitutto si tratta di piante contenenti sostanze di odore gradevole, gli aromi, ricche di oli essenziali, con diverse funzioni. Ma qual è la differenza tra spezie ed erbe aromatiche?
Le spezie sono semi, frutta, fiori, radici, cortecce o sostanze vegetali usate in piccolissime quantità per dare sapore ad un alimento; sono in genere essiccate, infatti necessitano di procedimenti e lavorazioni particolari per estrarre i loro aromi.
Esempi: pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata, cannella, cardamomo, zenzero, coriandolo, curcuma, ecc.
Le erbe aromatiche, invece, sono parti verdi o foglie fresche di piante spontanee o coltivate usate per dare sapore; da utilizzare preferibilmente fresche a fine cottura o a crudo (ma si trovano anche essiccate, anche se tale procedura ne riduce la fragranza). Degli esempi sono: prezzemolo, basilico, rosmarino, menta, timo, salvia, origano, maggiorana, ecc.
Le erbe aromatiche si trovano tantissimo nell’area mediterranea, e fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea, perché usate da sempre dai popoli che vivono in questa area geografica.
Nonostante le spezie, invece, siano tipiche di zone più tropicali, entrambe possono essere definiti alimenti funzionali, in quanto contribuiscono a ridurre il rischio di insorgenza di malattie, a migliorare lo stato di salute e benessere ed hanno un ruolo di immuno-modulazione.
Quindi anche se utilizzate come esaltatori di gusto, sono ottimi alleati per la nostra salute. Pensiamo ad esempio alla riduzione di grassi da condimento e del sale, andando comunque ad esaltare i sapori e migliorando l’appetibilità delle pietanze oltre che stimolare produzione salivare, gastrica e pancreatica (pensiamo ad esempio al pepe nero, al curry, al basilico, al coriandolo o allo zenzero). D’altra parte possono anche aiutare a ridurre l’aggiunta di zucchero (ad esempio se utilizziamo cannella, cardamomo, anice o pimento-pepe giamaicano).
Nell’articolo di oggi, data la vastità di erbe aromatiche e di spezie, ci soffermeremo su quest`ultime. Se volessimo elencare solo alcune delle proprietà delle spezie potremmo dire che alcune possono aiutare a regolare l’appetito, come il cardamomo; altre evitano le fermentazioni intestinali e disperdono i gas, come il cardamomo utile contro i problemi di digestione e di intestino irritabile; eliminano i parassiti (es. coriandolo), curano efficacemente le malattie delle alte e delle basse vie respiratorie, come il cardamomo, il pepe nero o lo zenzero; ed hanno un’azione antinfiammatoria, pensiamo ad esempio a zenzero e curcuma. Così come molte erbe aromatiche svolgono un ruolo di veri e propri antibiotici naturali.
Ma vediamo adesso più nello specifico alcune spezie. Per voi ho deciso oggi di soffermarmi sugli aspetti e proprietà nutrizionali e benefiche di qualcuna più conosciuta ed utilizzata, di cui può far piacere conoscerne gli effetti benefici e qualcun’altra che invece lo è di meno e che, magari, dopo questo articolo potrebbe invece diventare quasi di uso comune.
La prima spezia che a mio avviso merita di approfondire è il PEPERONCINO. Possiede un effetto termogenico: ciò significa che vengono consumate calorie per metabolizzare la capsaicina.
Offre protezione cardiovascolare: la capsaicina è nota per il suo effetto antitrombotico, ma ha anche proprietà antidolorifiche. Inoltre ricerche scientifiche suggeriscono che possa trattarsi anche di un principio attivo dall’azione antitumorale, antibatterica, analgesica e antidiabetica, e che in caso di obesità possa contribuire a ridurre il colesterolo LDL.
Dal punto di vista nutrizionale è una buona fonte di vitamina C, antiossidante alleato delle difese immunitarie. Ma è ricco anche di vitamina E, vitamina A, flavonoidi, manganese e selenio.
Tra gli altri micronutrienti, è fonte di vitamine del gruppo B (alleate del metabolismo), di vitamina K (amica del sistema nervoso, delle ossa e della coagulazione), di folati (importanti per lo sviluppo del sistema nervoso durante la gestazione), di potassio (importante per la salute del sistema cardiovascolare) e di calcio, fosforo e magnesio (per la salute di denti ed ossa).
Detto tutto questo è bene ricordare che non è consigliabile per tutti: può interagire con l’assunzione di teofillina e ACE inibitori, anticoagulanti e antiaggreganti.
Il suo consumo, inoltre, è sconsigliato a chi soffre di reflusso gastroesofageo.
Lo ZENZERO, grazie al gingerolo – il suo composto oleoso principale, possiede numerose proprietà curative. Tradizionalmente noto come rimedio per i problemi digestivi, viene assunto in caso di disbiosi intestinale, coliche e casi di iperacidità gastrica. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato un suo effetto antiemetico e antinausea, ma non esistono ancora solide evidenze scientifiche.
Lo zenzero mostra anche attività antinfiammatorie e antiossidanti, oltre a proprietà anticoagulanti e ipocolesterolemizzanti.
La CANNELLA, ricca di vitamine A, C e del gruppo B, oltre a discrete quantità di minerali come il manganese, calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo e sodio, ha proprietà antiossidanti e protettive dal diabete per la presenza dei polifenoli.
Antibatterica e antimicotica; in particolare sembra essere particolarmente efficace contro il fungo Candida albicans, responsabile di alcune infezioni vaginali.
In alcuni studi è stato evidenziato come cinnamaldeide e epicatechina presenti nella cannella possano impedire la formazione degli accumuli di proteine responsabili dell’Alzheimer, prevenendo, quindi, la degenerazione cellulare e rallentando la malattia.
Apporta benefici per l’apparato digerente, prevenendo gonfiore intestinale, flatulenza, e coliche renali, ma anche agendo come astringente contro la diarrea. In particolare, la cannella è un ottimo digestivo, sia perché è in grado di attivare la tripsina, un enzima digestivo naturale, sia perché è in grado di stimolare la salivazione e la produzione di succhi gastrici. Inoltre favorisce la scissione degli zuccheri e dei grassi, ed attenua il senso di fame ed è anticolesterolo, in grado di abbassare i livelli di quello cattivo LDL.
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